La struttura è a secco e il montaggio di elementi in legno e metallici genera la connessione tra le diverse aree operative.
Ci interessava in questo progetto, generare delle superfici permeabili, penetrabili, dove la luce e l’aria si inseriscono, e non definiscono in modo
evidente e finito un volume o una funzione.
Volevamo raggiungere una non esatta definizione di cosa è fuori e cosa è dentro un elemento,
lavorando sulla densità dei materiali, sulle loro proprietà.
E’ così per il corridoio in vetroresina verde, ma lo stesso vale per la lunga libreria dell’area creativi.
Questa è costruita con tondini in ferro che formano uno scheletro.
La struttura di diversi strati, da alcuni punti vista appare come un volume, in altri appare invece come una rete di piani in sovrapposizione,
che riportano immagini alterate al movimento nella stanza.
La diversa permeabilità alla luce agisce poi con notevoli variazioni di resa tra il giorno e la sera.